mercoledì 22 novembre 2017

I vini estremi vanno Forte: quello di Bard, in Val d'Aosta. Due giorni per scoprirli

Il Forte di Bard, in Val d'Aosta.

Sapevate che ci sono gli estremisti anche nel mondo del vino? Estremisti positivi, a volte eroici o quasi; sono quei vignaioli che coltivano l’uva in montagna, su terreni ripidi o terrazzati; oppure in piccole isole o in condizioni climatiche molte disagiate. In verità, quindi, sono i contesti ad essere estremi, i viticoltori sono dei sani estremisti che non si lasciano irretire dalle difficoltà. Ai Vins extrêmes è dedicata una manifestazione che si terrà sabato 25 e domenica 26 in Val d’Aosta, nella spettacolare sede dei Forte di Bard, posto sulla sommità di una rocca all’ingresso della valle.
Degustazioni libere e guidate, laboratori del gusto e tavole rotonde, convegni e premiazioni (quella del XXV Concorso mondiale des vins extrêmes, appunto): si assaggerà e si parlerà di come valorizzare vini che per forza di natura hanno rese basse per ettaro e, anche per questo, un’intrinseca qualità, che
Degustazione dei vini "estremi".
non è da tutti.
Non è una “grande” manifestazione, piuttosto un ritrovo a misura d’uomo, quasi da montanari, verrebbe da dire. Delle oltre 60 aziende espositrici, infatti, molte sono di casa, cioè valdostane, altre provengono da parecchie regioni italiane (dall’Abruzzo alla Campania, dal Trentino Alto Adige alla Sardegna), e da Paesi esteri come Germania, Francia, Spagna e, addirittura, Palestina.
Dovrebbero essere presenti quanto meno le bottiglie premiate al Concorso 2017. Si spera così di poter assaggiare, fra gli stranierei, i vini del Vallese svizzero e quelli della Mosella (Germania), gli andalusi, e quelli delle Canarie e delle Baleari; il mitico Banyuls francese e i greci delle isole di Santorini e Samos. Ancora, i Madeira e le bottiglie delle isole Azzorre portoghesi. Ci saranno persino vini palestinesi, quelli della Cantina Cremisan di Betlemme, sostenuti dal Volontariato italiano per lo sviluppo e da enologi come Riccardo Cotarella.
Fra gli italiani, a parte le predominanza valdostana, vini quasi sempre di qualità indiscutibile, con punte di vera eccellenza, una citazione personale va all’Azienda Scala Fenicia, l’unica dell’isola di Capri (Vedere anche: I vini autoctoni di Ischia e quelli eroici di Capri, pubblicato il 30/6/2016, https://ilmoncalvini.blogspot.it/search/label/Scala%20Fenicia ).
Qualche chicca(o), spiluccando dal ricco programma. Tutto inizia sabato alle 10 con l’apertura dei banchi di assaggio. Alle 14 , degustazione guidata: Valle d’Aosta e Vallese, due terroir a confronto. Alle 15 tavola rotonda su Vini eroici e innovazione. Alle 15,45 laboratorio del gusto su Formaggi e patate della Val d’Aosta (di gran pregio); alle 17,30, Degustazione di vini passiti.
La domenica, alle 11,15, Degustazione guidata dei vini delle piccole isole e alle 11,30 Premiazione
Vendemmia a Capri nei vigneti di Scala Fenicia
dei vincitori del 25° Concorso mondiale des Vins Extrêmes, a cura del Cervim, meritorio centro studi di ricerca, salvaguardia, coordinamento e valorizzazione per la viticoltura montana (www.cervim.org). Alle 15,45, degustazione guidata Il fascino senza tempo di Porto, Madeira e Banyuls (un vino, quest’ultimo, che fa grande matrimonio d’amore con un antico piatto del grande chef Alain Sanderens, l’Anitra Apicius!).
Info. Vins Extrêmes 2017, il meglio dei vini d’alta quota, Forte di Bard (Aosta), www.vins-extremes.it . Ingresso: 20 € per un giorno, 30 € per le due giornate, compreso bicchiere per degustare i vini delle aziende partecipanti e i vini vincitori del Concorso. Laboratori e degustazioni guidate (a numero chiuso), 15 € in più (da prenotarsi al link https://www.eventbrite.com/e/vins-extremes-tickets-39550208739 ).

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